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Un’abitazione è un organismo composito dove si articola una sequenza di ambienti diversi per dimensione, forma, esposizione, accesso, magari livello di altezza… ma soprattutto: la funzione d’uso. Sì, perché nella nostra dimensione domestica, a differenza per esempio di un ufficio, si concentrano tante esigenze e svariati momenti, quante sono le azioni quotidiane, le abitudini conviviali, gli interessi, gli hobby e le peculiarità di ogni stile di vita. È per questo che una casa veramente vivibile e accogliente dovrebbe contenere tanti spazi o zone dedicate, quante sono le principali attività che si svolgono al suo interno.

La progettazione delle divisioni interne di una casa è infatti un compito che richiede all’architetto attenzione ai dettagli e una profonda comprensione delle funzioni degli ambienti in rapporto a importanti regole universali e alle specifiche esigenze di chi abita, giostrando le proprie scelte a partire della pianta complessiva della proprietà, dai suoi affacci, dal suo orientamento (e su questo argomento, rimandiamo al nostro articolo “Disposizione degli spazi interni”).

Ma al lavoro dell’architetto, in una casa da abitare, segue il nostro intervento, ovvero la nostra capacità di popolare gli ambienti nel modo più adatto per la loro funzione, variando, a bisogno, il perimetro o ridisegnandone lo spazio. In questo articolo, perciò, vogliamo darvi qualche linea guida per comprendere a fondo la funzione degli ambienti e capire come organizzare al meglio gli spazi.

 

 

Ambienti funzioni specifiche

A proposito di funzioni degli ambienti, infatti, una casa tipo è composta da tante stanze o aree quante sono le principali attività più comunemente diffuse nella vita di una persona.

E, in base a questo principio, in una casa sui 100 mq calpestabili di estensione, solitamente, non manca nessuno dei seguenti ambienti: ingresso, cucina, soggiorno, bagno, camera da letto, studio.

Vediamo allora più da vicino qual è la funzione più tipica di ognuno di questi, per scoprire qualche attenzione e accorgimento necessari per rispettarne al meglio la destinazione d’uso e la vivibilità, sfruttando in maniera corretta e intelligente lo spazio. Insomma, scopriamo come accogliere la funzione e rendere la funzionalità degli ambienti domestici

 

  • Ingresso

L’ingresso di una casa è la prima impressione che i visitatori ricevono, svolgendo la funzione di accoglienza e passaggio tra esterno e interno. Per renderlo funzionale, è opportuno dotarlo di un deposito per le giacche e le borse (che può essere a giorno o chiuso da ante), uno specchio, uno sgabello o panca per togliersi le scarpe e un ripiano per l’appoggio delle chiavi e altri piccoli oggetti, che potrebbe essere una consolle, come delle mensole. Senza dimenticarsi di tralasciare lo stile di questo ambiente, che rappresenta di fatto la prefazione a tutta casa: largo allora alla personalizzazione di colori alla parete o di pattern decorativi.

 

 

  • Cucina

La cucina è un ambiente “operativo”, dove si svolge l’attività di cucinare. In questo ambiente allora la funzionalità svolge un ruolo davvero essenziale e deve essere messa al primo posto.

Una cucina ben progettata deve infatti offrire spazio d’appoggio sufficiente per la preparazione degli alimenti, la giusta libertà di movimento, la corretta capienza di stoccaggio e un’illuminazione accurata. Per massimizzare la funzionalità, è fondamentale poi considerare le esigenze legate alla conservazione dei cibi, all’organizzazione degli utensili e alla gestione dei rifiuti: tutto dev’essere, se non a portata di mano, di facile utilizzo.

 

  • Soggiorno

Il soggiorno è lo spazio dedicato al relax e all’intrattenimento e rappresenta il cuore della casa. Deve essere confortevole e accogliente, con un’attenzione particolare al divano, alle poltrone e al tavolino. Un’area TV ben progettata con una disposizione armoniosa dei mobili è fondamentale per creare un ambiente adatto per la visione di film o la lettura di un libro. Inoltre, il soggiorno è ormai sempre integrato con la zona pranzo e, in questo caso, la chiara definizione delle zone tra l’angolo pranzo e gli spazi più lounge è essenziale: due aree distinte ma comunicanti sono l’ideale per la giusta dimensione sia conviviale, che di relax.

 

  • Studio

Lo studio è anch’esso uno spazio “operativo”, ma in genere dedicato ad un tipo di operatività più intellettuale e più statica. Qui, una scrivania ergonomica, una sedia comoda e scaffalature per libri e documenti sono essenziali, come una buona illuminazione sia naturale, che artificiale: diffusa, insieme a punti luce più focalizzati, ad esempio sulla scrivania. 

Un ambiente che dev’essere assolutamente funzionale, ma anche stimolare la creatività e per questo attento a dettagli di stile e “ispirazione”, come stampe, libri d’arte, oggettistica eclettica e di design.

 

 

 

  • Bagno

Il bagno è uno spazio dedicato sia all’igiene che al bodycare e al relax, e per questo dev’essere un’area sia funzionale che accogliente, rilassante e appartata. L’ideale è avere a disposizione sia una doccia che una vasca da bagno, un lavandino della giusta capienza e ampi ripostigli per gli asciugamani e i prodotti per l’igiene personale. L’illuminazione svolge anche qui un ruolo del tutto essenziale, poiché deve poter concedere luce soffusa per un bagno rilassante e allo stesso tempo essere potente e concentrata, soprattutto in corrispondenza dello specchio. 

 

  • Camera da letto

La camera da letto è il luogo del riposo e la zona della casa più riservata alla privacy. Questa stanza dev’essere perciò accogliente e confortevole, con pochi elementi di arredo come il letto, un armadio, i comodini e un comò. Una scelta accurata dei colori è inoltre importante per creare un’atmosfera riposante, raccolta e avvolgente. Così come l’illuminazione che dev’essere regolabile e riducibile a degli indispensabili punti focali attorno al letto, anch’essi regolabili, per garantire la giusta intimità e tranquillità.